I nostri consigli
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La randa
La tendenza attuale è la versione con stecche full-batten. Concepite inizialmente per i multiscafi, queste rande hanno stecche in orizzontale che coprono tutta la larghezza della vela dall'inferitura alla balumina e sono distribuite dalla testa dell’albero al boma. Questa disposizione permette di gestire meglio la forma della vela soprattutto nella parte alta e di offrire maggiore potenza aumentando l'allunamento della balumina. Inoltre, la vela full-batten ha una vita più lunga potendo “fileggiare” di più al vento rispetto ad una randa tradizionale. Il solo svantaggio è che deve essere montata su carrelli (meglio se a sfera) per issarla e ammainarla senza sforzo, un accessorio che influisce in maniera rilevante sul budget. Per la regata, gli skipper più esperti preferiscono la randa tradizionale, più leggera e con maggior libertà nelle regolazioni. Per le barche a vela più vecchie, il cui paterazzo imp -
Normativa
Zattere di sopravvivenza nuova normativa ISO 9650
Questa norma internazionale è in vigore dal 2005 e concerne tutte le zattere delle barche da diporto di lunghezza inferiore a 24 m. Due zattere sono disciplinate da questa norma: le costiere ISO 9650
–II, quelle d’altura ISO 9650 –I.
Ad oggi, nonostante la nuova normativa internazionale ISO 9650 sia stata approvata nella sua
versione definitiva e pubblicata il 1 Marzo 2005, la sua applicazione non è ancora obbligatoria per tutti i paesi europei. Solo la Francia ha deciso per il momento di adottarla, primo paese in Europa. Italia e Spagna continuano a richiedere zattere in conformità alla loro normativa nazionale, emessa quando la norma ISO 9650 era ancora in via di definizione.
Le zattere ISO 9650 -
Normativa
E' stabilita dalla circolare del 18 marzo 2009, n. 4866
Anche se per una navigazione a meno di 300 metri dalla costa un equipaggiamento individuale
(giubbotto o bracciale) da 50 Newton può essere sufficiente, non ne troverete nel nostro catalogo (salvo giubbotto specifico per derive). Per una navigazione entro le 6 miglia o in acque interne, il regolamento richiede 100 Newton. Per questa zona di navigazione, la cintura di sicurezza non è richiesta. Oltre le 6 miglia, sono necessari modelli da 150 Newton in espanso o meglio autogonfiabili. Il giubbotto autogonfiabile deve essere considerato come una dotazione personale di sicurezza che vi segue anche se cambiate barca. -
Fate una scelta corretta
Sono presenti diverse soluzioni che differiscono per il GPS, l’autonomia ed il tipo di segnalatori. In questa famiglia di segnalatori d'emergenza satellitari vi sono gli EPIRB (Emergency Position Indicating Radio Beacon ) ed i PLB (Personal Locator Beacon ). Gli EPIRB sono i più ingombranti. Sono legati alla barca e galleggiano. I più piccoli sono quelli individuali. Non galleggiano, ma funzionano anche a terra. La localizzazione del segnalatore è assicurata dal passaggio dei satelliti. Occorrono talora più satelliti per ottenere una precisa localizzazione (quindi più tempo). Se il segnalatore è dotato di un GPS può inv -
Oltre la normativa
La normativa regolamenti prescrivono 1 estintore per sezione di 20 m2 abitabile. Per un vano
motore, si può utilizzare un estintore con comando a distanza. L’ideale è d’installare un estintore in ogni cabina. Pensate sempre alla disponibilità dell’estintore se il fuoco dovesse iniziare. A livello cucina è opportuno aggiungere una coperta anti-fuoco.Agire subito
La velocità d’intervento è di primaria importanza soprattutto considerando che il tempo di
funzionamento di un estintore è molto breve. Circa 6 secondi per un modello da 1 Kg, da 8 a 10 sec. per un 2 Kg e 25 sec. per uno da 6 Kg. Il sistema di attivazione può variare a seconda del modello. Non aspettate che ci sia un p